aggiornato il 30/01/2023 alle 13:50 da

“Idrogeno il nuovo oro” di Conenna

Nicola Conenna, fisico molese, è attualmente Presidente dell’Associazione “Green Hydrogen Project- Energy Communities Network”, impegnata in Italia a promuovere l’idrogeno rinnovabile e le Comunità dell’Energia dei cittadini e delle imprese. E’, anche, Presidente delle Università dell’Idrogeno. Ha collaborato con il parlamentare Buccarella, per la stesura del DL” Transizione energetica e idrogeno rinnovabile”, presentato in Senato nel 2019. Oltre ad una serie di conferenze, che lo hanno visto e lo vedranno ancora impegnato in giro per l’Italia, Conenna lunedì 30 manderà in stampa la riedizione del suo saggio scientifico “Idrogeno il nuovo oro”

Quali sono i tratti più salienti che emergono dal suo nuovo libro?

Il nuovo libro è in realtà un completamento del precedente. Alcuni sono stati gli aggiornamenti, richiesti dall’evoluzione dell’iter. Uno tra tutti, quello ad opera dell’ing. Domenico Laforgia, Presidente dell’Acquedotto Pugliese. Nella nuova edizione ho, anche, ospitato delle forme di collaborazione completamente nuove, come quello del Senatore Antonio Trevisi: il suo intervento parla di energia secondo una chiave di lettura politico- ingegneristica. O, ancora, il contributo della giornalista Emma Chiaia che ha dato un taglio più umanistico rispetto a temi come il clima, ad esempio. Un intervento importante è sicuramente quello dato dalla Direttora del Dipartimento Sviluppo Economico Regione Puglia, Gianna Elisa Berlingerio, che ha scritto i programmi della Puglia, in merito alla configurazione delle Comunità Energetiche, ponendo particolare attenzione al ruolo delle amministrazioni locali. Anche gli aggiornamenti ad apporti significativi, già presenti nella prima edizione del libro hanno un ruolo preponderante nella nuova veste del mio saggio.

Qual è la situazione attuale del suo progetto, riguardante il “nuovo oro”?

Cerco di muovermi su due piani un piano primo politico culturale, di cui il libro è proprio uno strumento con il quale promuovo l’idrogeno, lo stesso tour nazionale di presentazione del libro diventa, infatti, occasione per lo sviluppo di progetti locali. Il secondo livello, invece, va a incentivare la generazione distribuita e le Comunità delle energie.

Quali sono i passi che sta compiendo a livello nazionale?

Poiché la generazione distribuita è una produzione decentralizzata di energia, che si può ottenere se si sviluppano le Comunità dell’energia dell’idrogeno rinnovabile, sarà il Decreto Ministeriale a dare vigore e supporto alla legge che, promuovendo le cabine primarie di energia, daranno vita alle Comunità energetiche. Mola ha già una cabina di trasformazione dell’alta tensione in mega tensione sulla via di Cozze, per cui potrebbe già essere coinvolta come una sola comunità dell’energia.

Qual è il coinvolgimento dell’Amministrazione molese rispetto all’uso dell’idrogeno?

L’Amministrazione sta pensando da un lato ad avviare un Protocollo d’Intesa con l’Università, per il quale il Comune ha già iniziato dei tavoli di discussione con soggetti, a vario titolo interessati; dall’altro ad un’azione di partenariato con i cittadini, attraverso un Bando pubblico, con finanziamenti regionali, ma tutto ancora in fieri.

Quali sono i suoi progetti nell’immediato futuro?

Innanzitutto, il tour di presentazione del mio libro. Da lunedì 30 gennaio, poi, costituirò una start up innovativa, che produrrà elettrolizzatori di idrogeno: impianti che permettono di produrre idrogeno tramite l’elettrolisi dell’acqua. E poi trasformazione di motori, per poter usare l’idrogeno. Si pensa di investire sul settore marino. Per questo la sede legale sarà a Mola, ma quella operativa sarà sul Cantiere navale di Monopoli. E si lavorerà sull’intero territorio nazionale.”

Quella che stiamo imparando a conoscere può essere definita” l’economia dell’idrogeno”, un nuovo tipo di economia, decentrata, basata sull’autoproduzione, sugli scambi tra vicini o realizzata da Comunità dell’energia dell’idrogeno rinnovabile. E se l’obiettivo del “Green New Deal” è azzerare le emissioni nette di gas serra al 2050, con un passaggio intermedio al 2030 che ne prevede la riduzione del 55% rispetto ai valori del 1990, l’uso di idrogeno verde e, di conseguenza, la tecnologia dell’elettrolizzatore, che propone il fisico molese Nicola Conenna, permetterà di contrastare il cambiamento climatico in atto, passando attraverso il vortice di una vera e propria rivoluzione energetica.

© Riproduzione riservata 30 Gennaio 2023

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