aggiornato il 20/02/2023 alle 11:38 da

Renna presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze della Biodiversità Mediterranea

Il professor Massimiliano Renna è il nuovo presidente dell’Accademia nazionale delle scienze della biodiversità mediterranea. È di Monopoli e ha difeso la biodiversità anche nel nostro territorio, diventando con le ricerche uno dei protagonisti di quel percorso che ha portato a valorizzare la carota di Polignano. È per il secondo anno consecutivo nella classifica del 2% degli scienziati le cui ricerche sono state più citate nel mondo. Un riconoscimento ottenuto anche da un altro monopolitano, il professor Donato Malerba.

Il professor Renna nasce nel 1977. Frequenta la facoltà di Agraria. «La mia passione da sempre. Non è stato però facile per me. Avevo frequentato una scuola professionale. Quindi alcune materie scientifiche erano per me ostiche».

Si laurea nel 2007 con 110 e lode. Qui inizia per lui un lungo percorso nel mondo della ricerca. Dal 2008 al 2009 lavora per il Cnr (Consiglio nazionale di ricerca). Quindi vince il bando Principi attivi proponendo l’innovativo: “Fichissimo snack”. Un progetto per valorizzare il Fico d’India pugliese. «Un’idea all’epoca molto carina, in Puglia non era una realtà tutelata come in Sicilia».

Ritorna nel Cnr tra il 2013 e il 2015. Vince ancora un concorso e diventa ricercatore a tempo determinato all’Università di Bari. Il titolo del progetto è Innovazione di prodotto e di processo per la valorizzazione della biodiversità orticola pugliese. Dopo un nuovo periodo al Cnr nel 2021 ottiene un contratto Tenure track, tre anni da ricercatore alla fine dei quali diventerà professore associato. Quindi assumerà questa carica nel 2024.

Intanto entra a far parte dell’Accademia nazionale delle scienze della biodiversità mediterranea. Un’associazione di studiosi e ricercatori che si occupa del vasto campo della biodiversità. Piante, animali, microrganismi. Dal 2016 entra nel direttivo di questa associazione. Poi diventa vicepresidente e adesso presidente.

L’Accademia è impegnata nell’organizzazione di importanti convegni per far incontrare scienziati che si occupano di questa vasta materia. Il prossimo convegno sarà a Lecce a settembre e si occuperà di cambiamenti climatici e biodiversità.

Ha lavorato con un progetto conclusosi nel 2021 anche per la salvaguardia delle nostre specie ortofrutticole. Su Monopoli, Polignano e Conversano.

«Si chiamava la Compagnia del Carosello, un gioco di parole che evocava lo storico programma Rai, riferendosi al tipico melone non maturo consumato in Puglia come fosse un cetriolo».

Tra i progetti più importanti una serie di ricerche e di opere di divulgazione su un prodotto quasi estinto. La carota di Polignano. Un lavoro che ha contribuito a far conoscere le incredibili proprietà di questa varietà unica, che oggi anche grazie al suo contributo è diventata famosa in tutta Italia.

Ora ci sono due progetti all’orizzonte, entrambi finanziati dalla Regione. Uno sulla Biodiversità delle specie orticole da frutto. Il secondo sulla Biodiversità delle specie orticole non da frutto.

Un campo in cui c’è tanto da fare. Tra i più interessanti prodotti su cui la valorizzazione ha dato buoni frutti c’è per esempio il barattiere. «Un caso interessante. Un’impresa di Monopoli, Miss freschezza lo ha commercializzato in tutta Italia con il marchio Barattì. Non solo, grazie a un olandese arrivato in vacanza a Monopoli, è nato un accordo con un’azienda dei Paesi Bassi». Lì il nostro barattiere viene venduto sotto il nome di Cumelo. Un gioco di parole che tradotto vuol dire sostanzialmente Melone-cetriolo.

«Ci sono – spiega il professore – tantissime varietà di prodotti ancora poco conosciuti. Per questo vengono svolti censimenti e ricerche. E anche create banche per conservare i semi di queste preziose piante».

© Riproduzione riservata 20 Febbraio 2023

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