aggiornato il 20/01/2016 alle 8:12 da

Randagi nelle contrade,sbranato un cane padronale,paura tra i residenti

randagiMONOPOLI – Azzannato e ucciso da un branco di cani. Vittima di questa violenta aggressione è stato Romeo, un trovatello di 9 anni cresciuto dal signor Mimmo Di Mola. Un cane di grossa taglia, di 60 kg di peso che era lasciato libero la notte e che faceva la guardia all’abitazione del proprio padrone. L’episodio è successo qualche giorno prima della Befana ad Antonelli, quando i cani probabilmente sono stati attirati dall’odore di cibo lasciato nelle ciotole per Romeo. Di Mola ha sentito abbaiare, avvertendo la presenza del branco, formato da più di 10 cani, guidati da alcuni maremmani bianco-giallastri, ma mai si sarebbe aspettato la scena che si è trovato dinanzi la mattina successiva quando ha trovato il suo cane morto. E tra l’altro questa non è neanche la prima volta che gli capita una cosa del genere, qualche anno fa anche un altro cane di taglia media, un incrocio tra volpino e un cane da caccia era stato ammazzato in questo modo dal branco, anzi quella volta l’aggressione fu ancora più cruenta. “Questi cani- dice Di Mola- si avvicinano sempre di più alle abitazioni e sono molto affamati. Sono entrati nella mia proprietà anche un’altra volta quando c’ero io, meno male che mi trovavo sul trattore, altrimenti si sarebbero avventati anche contro di me dopo aver iniziato a ringhiare e ad abbaiare con forza”. C’è paura nella zona. E si tratta di una zona anche abbastanza vasta che comprende oltre ad Antonelli, anche Gorgofreddo, Pagliericci, Carluccio e Lamamolilla. Sono molteplici i casi segnalati e le persone che possono raccontare episodi di aggressione analoghi. Come anche la signora Anna Rita Lacatena che riferisce a Fax ciò che è capitato nella sua proprietà. “Ho avuto purtroppo due esperienze nei mesi scorsi. Un gruppo di randagi -racconta- ha aggredito il mio pollaio, entrambe le volte eravamo in casa e siamo riusciti a spaventarli mandandoli via. Purtroppo una delle due volte ce ne siamo accorti tardi, quando ormai avevano già ammazzato quattro polli e un tacchino, e nonostante la nostra presenza volevano portar via le loro prede. Purtroppo la mia proprietà non ha recinzioni, quindi ho il timore che questi cani possano arrivarmi davanti casa in qualsiasi momento. Ho molta paura soprattutto perchè ho un bimbo di tre anni che gioca all’aperto”. La signora riferisce inoltre di episodi simili avvenuti anche a Macchia di Monte, dove sono state riscontrate aggressioni a polli e a gatti, addebitabili con ogni probabilità sempre allo stesso branco di cani. Si tratta di episodi che magari sono stati anche segnalati, ma che non sono stati ancora risolti nonostante il coinvolgimento della Asl, della Polizia Municipale, di veterinari e della Forestale.

© Riproduzione riservata 20 Gennaio 2016

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