aggiornato il 14/02/2023 alle 12:44 da

Sport=benessere, i saggi finali al Radar

Dalle bandiere per la pace, ai faraoni, passando per i cowboy e la magia di Harry Potter. Da Imagine di John Lennon a Shakerando di Rhove, con una colonna sonora che coinvolgerà anche pezzi di Gabry Ponte. Al Radar sono andate in scena tante bellissime esibizioni per le scuole di Monopoli e non solo. Tutto grazie all’iniziativa Sport=benessere voluta dall’associazione “La città che sale” e in particolare dal dottor Emilio Nacci. Un’idea che ha portato colore e divertimento tra i più giovani cittadini del nostro territorio. Attraverso l’educazione allo sport e la naturale voglia di ballare e giocare delle nuove generazioni, è stato possibile seminare tra gli studenti una cultura che rifiuti due mali atavici della contemporaneità: sedentarietà e obesità.

Spiega effettivamente il dottor Nacci rivolgendosi alle famiglie presenti: «Non un semplice balletto, ma uno spettacolo straordinario. Con coreografie bellissime. L’attività fisica è importante per contrastare la sedentarietà e l’obesità che sono le ragioni principali che minano la nostra salute. C’è chi non fa neppure i 30 minuti di passeggiata al giorno che aiuterebbero a stare meglio. Infine questa attività oggi ci aiuta a superare l’isolamento sociale in cui abbiamo vissuto finora a causa della Pandemia». Il dottore poi invita a donare il 5 per mille all’associazione per aiutare a coprire quel 25% di spese non coperte dagli aiuti istituzionali.

Il progetto ha riguardato quest’anno 200 classi e 4500 studenti. C’è stato il coinvolgimento di tre scuole di Bari, tra cui un’elementare della città vecchia e una di San Paolo, con un’occhio particolare alle situazioni di disagio.

Martedì al Radar si sono esibiti il liceo Galilei-Curie e i bimbi della Melvin Jones. In particolare le quarte e le terze della scuola primaria cittadina, le terze e le quarte della primaria Orazio Comes e sempre dello stesso plesso le classi della scuola media.

C’è spazio perfino per una dedica alla giovane monopolitana scomparsa tragicamente a novembre. Un cartello con scritto: Ciao Sofia.

La preside Annalisa Latela della Melvin Jones ha detto: «Questi bambini sono stati eccezionali. Ci hanno regalato spunti di riflessione importanti. Manifestazioni come questa ci aiutano a far emergere la bellezza della diversità. A far comprendere quanto di bello c’è in qualsiasi individuo».

Più genitori hanno chiesto al dottor Nacci di coinvolgere anche gli adulti nel progetto. Il medico ha ricordato che nel 2019 si era già avviato un tentativo, ma poi tutto è stato fermato dalla pandemia. Magari l’anno prossimo potrebbero tornare ad esibirsi anche genitori e insegnanti.

© Riproduzione riservata 14 Febbraio 2023

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