aggiornato il 22/11/2022 alle 14:50 da

Cresce il numero dei cani abbandonati

La Onlus Sos Adozioni4zampe lancia un appello: servono nuovi volontari. La quantità di cani da accudire sta aumentando. Attualmente la Onlus si prende cura di 190 cani. A questo riguardo, Fax ha intervistato la presidente dell’associazione Enza Ardone.

E’ in aumento il numero di randagi?

No. Anzi. Dal 2015 a oggi il problema del randagismo è migliorato di gran lunga grazie all’azione della nostra Onlus. Stanno aumentando, invece, gli abbandoni. Nelle aziende agricole è poco diffusa la sterilizzazione. Le femmine, quindi, partoriscono da 6 fino a 12 cuccioli di cui una parte viene trattenuta in azienda mentre la restante parte viene abbandonata. Nelle ultime settimane, per fare un esempio, abbiamo recuperato 3 cucciolate. Un’altra tecnica molto “in voga” negli ultimi tempi è la cessione di proprietà: i cani microchippati che noi diamo in adozione, dopo un po’ di tempo, tornano al mittente (che siamo sempre noi). Sta capitando sempre più di frequente che le famiglie adottive ci restituiscano i pelosetti adottati.

L’abbandono e la cessione di proprietà hanno come conseguenza quella di riempire il canile. E, chiaramente, per prendersi cura di 190 cani necessitiamo di qualche braccio in più.

Quale soluzione al problema proponete?

Una valida soluzione potrebbe essere il censimento dei cani. Un censimento completo, dotato di una scheda con i dati dell’animale. Poi, a partire dal giorno del censimento, il padrone dovrebbe avere un tempo massimo di 8/10 giorni per microchippare e sterilizzare. A distanza di qualche mese, gli organi di controllo dovrebbero controllare che tutto sia in regola. In caso di irregolarità, il proprietario del cane dovrebbe essere sanzionato con una multa pecuniaria. Il censimento dei cani sarebbe probabilmente l’unica soluzione all’abbandono.

Voi di Sos Adozioni4zampe potreste occuparvi del censimento dei cani?

Da soli, no. Avvieremo un dialogo con l’amministrazione. Poi, non rientrando nella categoria delle forze dell’ordine, non potremmo neanche contribuire alla seconda fase del censimento, quella del controllo. Prossimamente noi volontari della Onlus insieme ai volontari della Protezione Civile seguiremo un corso di Guardia Ecozoofila organizzato dall’Endas che ci permetterà di acquisire il ruolo di controllori qualora l’idea del censimento dovesse andare in porto.

© Riproduzione riservata 22 Novembre 2022

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