aggiornato il 18/06/2019 alle 12:30 da

A Noci il deposito della banda dell’Audi, arrestati in due

Prendono d’assalto un portavalori dell’IVRI, portano via i soldi e li nascondono a Noci. Questo quanto accaduto ieri mattina quando i carabinieri del comando locale hanno intercettato la base operativa della banda di malviventi. Poche ore prima sulla A14, nel territorio di Sannicandro di Bari, in 4, a bordo di due Suv con il volto coperto ed armati di pistole, hanno immobilizzato le due guardie giurate e sottratto la somma di 81.155,00 euro, scomparendo nel nulla. Il comando provinciale di Bari ha immediatamente dato l’allarme, mettendo in atto un vasto piano di ricerca sul territorio.

A distanza di circa tre ore, già nella mattinata di ieri, i militari di Noci hanno trovato tutto il materiale utilizzato dalla banda in un garage in periferia. Era chiuso dall’esterno da un robusto lucchetto corazzato.

All’interno dello stesso, i carabinieri hanno notato, attraverso una feritoia, la presenza di tre autovetture di grossa cilindrata, di cui 2 Suv di colore grigio, del tutto simili a quelli descritti dalle guardie che, nel frattempo, erano state liberate dai malfattori. Volendo fare chiarezza su cosa si celasse all’interno del garage, i militari hanno rintracciato il proprietario, un 49enne incensurato di Castellana Grotte. Invitato a recarsi sul posto, l’uomo diceva di trovarsi molto lontano dal territorio ed era dunque impossibilitato a raggiungerli.

A quel punto i carabinieri hanno deciso di non aspettare oltre e sono entrati nel garage. All’interno hanno trovato una vera e propria base della banda dei rapinatori. Nello specifico c’erano tre veicoli: un SUV Alfa Romeo Stelvio di colore grigio, un SUV Audi SQ5 di colore grigio e una Alfa RomeoGiulia. In più i militari nocesi hanno trovato tutti gli oggetti utilizzati dai rapinatori nell’ultimo anno:

  • un dispositivo di disturbo elettronico tipo jammer dotato di nr. 16 antenne;
  • 22 cartucce calibro 7,65mm;
  • 5 bottiglie incendiarie da 500ml in plastica, contenenti benzina, sulle quali sono nastrate delle porzioni di materiale a facile combustione del tipo “diavolina”;
  • 2 radio portatili con nr. 3 caricabatterie;
  • diverse targhe contraffatte e/o clonate;
  • 4 rotoli di pellicola oscurante per vetri auto;
  • 1 jammer di notevoli dimensioni dotato di 17 antenne, per il disturbo delle frequenze telefoniche e degli apparati radio delle ffpp;
  • 17 antenne gps di riserva per jammer, avvolte da pellicola trasparente;
  • 4 taniche in plastica da 25l, contenenti verosimile benzina , di cui 3 completamente piene ed una riempita per ¾;
  • 2 giubbetti antiproiettile;
  • 1 borsa di colore nero, in tela, con all’interno varie chiavi ed attrezzi da officina, nonché un “flex” a batteria marca “makita”;
  • monete di vario taglio raggruppate per la maggior parte in cilindri per un ammontare di 80.990,00, quasi tutti rubati poche ore prima;
  • i giubbetti antiproiettili (risultati sottratti alle guardie giurate nella mattinata stessa) ed altro materiale elettronico e da scasso, erano ripartiti all’interno dei due suv.

A quel punto sono partite con maggiore insistenza le ricerche del proprietario del garage, il castellanese M.M., individuato nel primo pomeriggio a casa sua. Alle domande dei carabinieri non ha fornito giustificazioni credibili circa la sua mancata presentazione al garage di Noci nella mattinata. Per questo motivo i militari hanno proceduto ad un’immediata perquisizione personale e domiciliare. In quei minuti, è arrivato a casa del castellanese un altro soggetto, O.M. 46enne di Conversano. Era già noto alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia relativi ad importanti reati predatori. L’uomo, alla vista delle vetture dei militari fermi nel vialetto del castellanese, ha immediatamente fatto inversione per non essere visto, ma è stato immediatamente identificato. Nel corso delle perquisizioni personali eseguite sul conto di entrambi, oltre ad ulteriore materiale documentale da sviluppare successivamente, i carabinieri hanno trovato, in possesso di ciascuno dei due, una copia delle chiavi di apertura del lucchetto corazzato che consente l’ingresso alla porticina del garage, covo della periferia di Noci.

Sulla base degli elementi investigativi complessivamente raccolti, dunque, M.M. e O.M. sono stati tratti in arresto. I reati contestati loro sono: rapina aggravata in concorso, sequestro di persona, detenzione abusiva di armi, ricettazione, riciclaggio, installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche, detenzione illecita di armi comuni da sparo.

La refurtiva recuperata, come disposto dalla Procura della Repubblica di Bari, è stata immediatamente restituita alla società IVRI già nella serata di ieri.

© Riproduzione riservata 18 Giugno 2019

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