aggiornato il 01/02/2022 alle 18:24 da

Il conversanese Minunni ai vertici dell’Enel

Nel nome del padre. Una carriera in Enel, iniziata da giovanissimo, culminata in un ruolo di vertice, tutta dedicata a suo padre Paolo che da funzionario ha guidato il personale dell’ente ma il crudele destino della vita gli ha impedito di vederlo ora ai massimi livelli. E’ conversanese il nuovo capo planning and management di Puglia e Basilicata del gruppo Enel distribuzione: Augusto Minunni coordina lavori e personale della rete elettrica delle due regioni. 47 anni, sposato e padre di due bambini di 7 e 3 anni, Augusto Minunni si è laureato nel 2002 al Politecnico di Bari in ingegneria elettrica con una tesi sulla gestione della manutenzione degli impianti dell’Enel con un lavoro sperimentale su un sistema americano allora innovativo. Di qui l’avvio di un percorso professionale tutto in crescendo e in giro per l’Italia. Dal periodo iniziale di formazione di due anni tra Bari e Roma, ai primi incarichi di coordinamento di zona nella Bat, a Foggia e Lecce, al ruolo di responsabile di diverse province: Vibo Valentia in Calabria, Trapani e Messina in Sicilia, quindi la regione Basilicata, la provincia di Lecce fino al nuovo prestigioso incarico assunto da gennaio con la guida di due regioni, Puglia e Basilicata. “Non ce l’avrei mai fatta senza i sacrifici sopportati dalla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto”, dice Augusto e il suo primo pensiero va a suo padre Paolo. “Ho seguito il suo esempio, nel modo di approcciarmi con chiunque e a lui ho subito pensato quando sono diventato dirigente ma già non c’era più”, racconta con un filo di commozione. Lo attende la grande sfida del Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall’Unione Europea che punta sulla transizione energetica per il prossimo sviluppo del nostro paese. “Nei prossimi 10 anni Enel deve fare investimenti che normalmente si fanno in 100 anni”, spiega Augusto Minunni per dare l’idea di quel che sarà indispensabile fare per ridurre entro i prossimi 25 anni l’inquinamento ambientale provocato dalla emissione in atmosfera di CO2 se non si vuole compromettere il futuro delle nostre vite. “Transizione energetica significa alimentare con l’energia elettrica il riscaldamento, la cucina, le auto: per poter disporre dell’enorme mole di energia necessaria occorre potenziare la rete, realizzare nuove cabine, un lavoro gigantesco insomma”, sintetizza l’ingegnere con la passione dell’energia. E da conversanesi possiamo dire che siamo in ottime mani.

© Riproduzione riservata 01 Febbraio 2022

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