aggiornato il 23/01/2018 alle 8:26 da

La trattativa non dà esito positivo: la Lutech conferma la chiusura

lUTECH copiaGIOIA – La Lutech chiude e propone il pagamento di due mensilità come incentivo all’esodo. L’incontro dello scorso 16 gennaio ha confermato quello che in realtà si temeva: non ci sono margini per poter pensare di salvare l’azienda che oggi impiega 26 dipendenti e dunque è stata aperta formalmente la procedura di mobilità. Non ci sarebbero più commesse su Gioia, mentre invece ci sarebbe la necessità di implementare la forza lavoro nella sede di Cologno Monzese. Ecco perchè è stata offerta la possibilità a tre lavoratori di trasferirsi. E agli altri? Seppur ancora a livello informale la proposta sarebbe stata quella di offrire un paio di mensilità quale incentivo all’esodo. I sindacati hanno rilanciato, ribadendo la necessità che le somme siano molto più cospicue anche per garantire ai dipendenti la possibilità di avere un gruzzoletto nel lasso di tempo in cui dovranno cercare di ricollocarsi nel mondo del lavoro. Per capire se in tal senso potrà esserci o meno l’accordo, bisognerà aspettare il 12 febbraio quando è previsto un nuovo incontro durante il quale l’azienda formalizzerà la sua proposta. In realtà i lavoratori, come anche i sindacati, avrebbero sperato e sperano ancora che la trattativa possa passare in Regione con la quale il PD locale ha chiesto si aprisse un dialogo. Chiamata a discutere di questa possibilità, la Lutech pare non abbia dato alcuna risposta, ma i 26 lavoratori sperano ancora che un intervento della task force regionale possa cambiare gli esiti della vicenda. “Stiamo continuando a portare avanti, con forza e determinazione, l’opera di sensibilizzazione affinchè si possa scongiurare la chiusura dell’unità produttiva locale – ha spiegato il segretario del partito, Maurizio Liuzzi- ipotesi che rappresenterebbe un danno per i lavoratori coinvolti e per l’intera comunità. In tal senso il circolo cittadino è in costante dialogo con la task force regionale e sta approfondendo atti e documenti che possano giustificare e legittimare la persistenza dell’azienda su Gioia del Colle”.

© Riproduzione riservata 23 Gennaio 2018