aggiornato il 31/01/2017 alle 12:26 da

Forze politiche e consiglieri in apprensione per le annunciate dimissioni del sindaco Giangrazio Di Rutigliano

di-rutigliano-okMOLA DI BARI – C’è attesa tra le forze politiche per la decisione relative alle sue dimissioni che il sindaco che Giangrazio Di Rutigliano si accinge a prendere e a comunicare alle forze di maggioranza questa sera. In chiusura del consiglio del 20 dicembre scorso, il sindaco Di Rutigliano, stanco delle vessazioni di alcuni suoi compagni di cordata, rivolgendosi alla maggioranza dichiarò:

“il tempo di fare chiarezza e della valutazione politica sulla situazione attuale è arrivato.  Per quel senso di responsabilità che sempre ha caratterizzato il mio agire, ritengo che il permanere di una situazione politica incerta non giova all’intera comunità.  Più volte sono stato tentato di porre fine a questa esperienza, ma sempre per il mio senso di responsabilità ho resistito a situazioni a limite della sostenibilità.  Oggi la nave è al sicuro, lo spettro del dissesto è svanito. Pertanto da adesso intendo avviare un periodo di profonda verifica politica e amministrativa, da cui auspico emerga la volontà, di tutti gli amministratori e delle forze politiche di maggioranza, di raggiungere un punto di incontro al fine di assicurare quella stabilità politica che è indispensabile per un governo prontamente efficace, di cui la comunità molese ha fortemente bisogno. Questo periodo di verifica dovrà concludersi il prima possibile e comunque non oltre il mese di gennaio, trascorso il quale, qualora non ci fossero solide condizioni politiche per raggiungere significativi risultati amministrativi, rassegnerò le mie irrevocabili dimissioni”.

La verifica è stata fatta e non ci pare che al primo cittadino siano giunti segnali di distensione da tutte le forze di maggioranza. Pertanto dovrebbe dimettersi. Tranne che non voglia perdere la faccia. Qualcuno, stasera, in maggioranza cercherà quanto meno di fargli rinviare la decisione facendogli intravedere spiragli di luce che al momento non esistono.  Sono passati 40 giorni dall’annuncio delle dimissioni e nessuno ha acceso nemmeno, una lampadina tascabile. Il sindaco sbaglierebbe se non rassegnasse subito le sue dimissioni. Se gli spiragli di luce si concretizzeranno, Di Rutigliano potrà, entro i venti giorni successi, ritirare le sue dimissioni. Se non ci saranno buone prospettive, con le dimissioni rassegnate il primo febbraio, il Commissario arriverebbe entro venti giorni. Cioè prima del 25  febbraio prossimo e  si voterebbe tra aprile e giugno prossimo.

© Riproduzione riservata 31 Gennaio 2017