MONOPOLI – Il personale della stazione del Corpo Forestale dello Stato di Monopoli, nello svolgimento di operazioni di contrasto al bracconaggio, ha denunciato un trentenne fasanese, colto in flagranza mentre si aggirava nelle campagne al confine tra Monopoli e Fasano, alla ricerca di fauna selvatica da abbattere. L’operazione è stata effettuata durante servizi mirati di appostamento e perlustrazione per la repressione dell’antibracconaggio, posti in essere in questo particolare periodo, cosiddetto “pre-nuziale”, in cui la fauna selvatica migratoria ritorna negli areali di nidificazione, attraversando i nostri territori per rifocillarsi. Il trentenne fasanese, alla guida dell’autovettura, notata la presenza degli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Monopoli, cercava di sottrarsi al controllo, ma, prontamente fermato, veniva colto con un’arma al seguito, carica e pronta all’uso, benché sprovvisto di porto d’armi. Si è proceduto quindi al sequestro preventivo dell’arma e delle munizioni. Per quanto compiuto, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, per violazioni alla l. 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), il giovane fasanese, per esercizio venatorio in periodo di chiusura generale, porto abusivo d’arma da fuoco in luogo pubblico, nonché suo padre (intestatario dell’arma), per omessa custodia e incauto affidamento di armi e munizioni
Bracconaggio nel periodo “pre-nuziale”, due denunce e un sequestro della Forestale
© Riproduzione riservata 09 Maggio 2016