MONOPOLI – Nessuna notizia di Paolo Dragone, l’impiegato comunale 57enne di cui si sono perse le tracce da mercoledì. Il suicidio del 47enne Enrico Galati, tuttavia, getta ombre inquietanti sulla storia, lasciando presagire un tragico epilogo. I due, infatti, in passato avrebbero avuto una relazione tanto che il 47enne salentino avrebbe trasferito la sua residenza in via Corbacio 5, dove risiede anche Dragone. La storia, tuttavia, sarebbe finita da qualche tempo nonostante i tentativi di Galati di ricucire il rapporto. In tal senso mercoledì sera qualcuno avrebbe udito una discussione animata nell’abitazione in cui Paolo Dragone viveva da solo. Chi c’era a casa con l’impiegato comunale? L’indomani mattina, la donna delle pulizie ha rinvenuto tracce di sangue sulle scale condominiali e una scarpa compatibile con il piede di Paolo. Il telefono cellulare dell’impiegato comunale è squillato ininterrottamente fino a giovedì sera, mentre l’ultima connessione a WhatsApp risale alle 22 circa di mercoledì. Venerdì pomeriggio i carabinieri della Compagnia di Monopoli si sono recati a Melissano, nel Salento, il paese natale di Galati. Da allora, però, il 47enne si è reso irreperibile fino a domenica mattina quando si è fatto travolgere dal FrecciArgento alla stazione di Mola di Bari. Un episodio inquietante che potrebbe avere un nesso con la scomparsa del 57enne monopolitano. Per questo tra le ipotesi degli investigatori, abbottonatissimi sulla vicenda, c’è anche quella dell’omicidio-suicidio.
Scomparsa Dragone, ore di angoscia. Tra le ipotesi anche quella dell’omicidio-suicidio
© Riproduzione riservata 23 Maggio 2016