MONOPOLI – Aveva un cappio al collo ed era legato con una corda ad un blocco di cemento il cadavere rinvenuto questo pomeriggio da un sub a quattro metri di profondita’ nelle acque di Cala Incina. Il corpo, ormai saponificato, era privo di vestiti e irriconoscibile, ma il sospetto e’ che possa appartenere a Paolo Dragone, l’impiegato comunale 57enne di cui si sono perse le tracce sette giorni fa. Il cadavere e’ stato recuperato non senza difficolta’ dai sommozzatori dei vigili del fuoco e dai militari della guardia costiera. Le indagini sono coordinate dai carabinieri della Compagnia di Monopoli. Servira’ l’esame del Dna per risalire all’identita’ della vittima.
Un cappio al collo del cadavere (irriconoscibile) rinvenuto nelle acque di Torre Incina
© Riproduzione riservata 25 Maggio 2016