aggiornato il 29/11/2021 alle 16:43 da

Discarica Martucci, sit-in di protesta a Bari

I risultati delle indagini piezoelettriche effettuate sul sito di smaltimento rifiuti di contrada Martucci dimostrano che l’area in cui si trova l’omonima discarica è fortemente inquinata. Così anche gli amministratori comunali che, in un primo momento, erano disponibili a trattare con la Regione Puglia la riapertura di una delle due vasche a patto che si stabilisse, con legge regionale, la data della definitiva chiusura della discarica Martucci hanno dovuto ricredersi. Lo dimostra il comunicato stampa diffuso, martedì scorso dai sindaci di Conversano e Mola, che pubblichiamo quì di seguito integralmente. “Il risultato delle indagini geognostiche sul III lotto confermano che il sito di area vasta di contrada Martucci è sostanzialmente contaminato e pertanto va bloccata qualsiasi ipotesi di riapertura della discarica. È questa la ferma richiesta delle Amministrazione Comunali di Conversano e Mola di Bari alla luce della pubblicazione dei risultati delle indagini condotte sul Lotto III nell’ambito delle attività del tavolo tecnico di contrada Martucci istituito con l’ordine del giorno n.179 del 15.10.2013, approvato dal Consiglio regionale della Puglia. Le indagini hanno evidenziato la presenza di percolato non estratto da oltre 10 anni dal corpo discarica, nonché l’allarmante presenza di percolato e rifiuti all’esterno del corpo autorizzato di abbancamento dei rifiuti. I risultati delle indagini sul lotto III non ammettono deroghe di alcun tipo rispetto alla chiusura immediata. Ad aggravare il quadro, vi sono altre problematiche: la persistenza, sull’area del Lotto I, chiuso da anni senza alcuna attività di post-gestione; la presenza della vecchia discarica Lombardi già inserita dal Piano regionale dei rifiuti tra i siti contaminati; il Lotto II, che la Regione vuole riaprire, nonostante sia chiuso da 8 anni e per il quale il procedimento penale, ancora in corso per alcuni capi di imputazione, ha evidenziato la realizzazione non a regola d’arte delle due vasche di servizio e soccorso, nonché infiltrazione nella falda del percolato prodotto dai rifiuti sino ad allora conferiti. Perciò, in queste ore, i Sindaci dei comuni di Conversano, Mola di Bari, Polignano e Mare e Rutigliano hanno chiesto un incontro urgente al Presidente della giunta regionale, all’Assessore regionale all’Ambiente e al direttore del Dipartimento Ambiente della Regione Puglia. Nel rispetto del mandato conferito dai consigli comunali di Mola e Conversano, che tra qualche giorno sarà approvato anche dai consigli comunali di Polignano a Mare e Rutigliano, i comuni invieranno alla Regione apposito atto di significazione e diffida ad approvare il Piano regionale dei Rifiuti così come adottato dalla giunta regionale, nonché ad attivare idonea procedura al riconoscimento di contrada Martucci come sito contaminato. Le attività di indagine del tavolo tecnico – conclude il conunicato – proseguiranno anche in queste settimane con i rilievi piezometrici che andranno a focalizzare le indagini dirette in zone presumibilmente inquinate”.

I cittadini di Conversano e Mola sono fermi nel ribadire il loro no alla riapertura della discarica. E così dopo i sit-in nei pressi della Regione, domani, martedì 30 novembre saranno a Bari per una nuova protesta. A partire dalle 18:30 associazioni e cittadini saranno in largo Adua, nei pressi del teatro Kursal dove in questi giorni si sta svolgendo il primo festival della sostenibilità ambientale “Io scelgo il pianeta”, per consegnare al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e al sindaco di Bari e della Città Metropolitana, Antonio Decaro, la petizione firmata dai cittadini di Conversano e Mola che chiedono la cancellazione definitiva di Martucci dal Piano Regionale dei Rifiuti, con la messa in sicurezza e la bonifica, per riaffermare il diritto alla difesa dell’ambiente e della salute delle popolazioni, già pesantemente compromessi dalla presenza ultra quarantennale dell’impianto.

© Riproduzione riservata 29 Novembre 2021

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