CONVERSANO – Un grosso boato, poi le urla della gente per strada e in pochi minuti si è scatenato il panico tra i residenti di via Stefano Martino. Venerdì sera, in pieno centro storico, si è verificato l’ennesimo incendio di una autovettura che, mai come in questo caso, ha rischiato di finire in tragedia. Erano da poco passate le 20 quando le fiamme hanno iniziato a mangiare, lentamente, tutto ciò che c’era nel piccolo garage di proprietà di una famiglia conversanese. Quest’ultima, era appena rientrata in città dopo aver passato la giornata fuori e così, come consuetudine, l’automobile, una Renault Megane vecchio modello, di colore grigio, era stata parcheggiata nel garage. Ad un certo punto, già dalla strada si iniziava ad intravedere del fumo, ma l’allarme è scattato solo quando le porte del garage sono saltate per via della combustione. I residenti della via, dopo aver evacuato le case, hanno immediatamente allertato i carabinieri e i vigili del fuoco che sono giunti il più presto possibile dal distaccamento di Putignano. Nel frattempo le fiamme continuavano ad ardere e a far pensare che ci potessero essere danni anche alla sovrastante abitazione, sempre di proprietà della stessa famiglia. Qualcuno ha anche tentato di spegnere le fiamme a secchiate, ma i tentativi sono stati vani e solo all’arrivo dei pompieri è stato possibile far rientrare l’allarme. I pompieri hanno domato le fiamme sotto gli occhi increduli e spaventati dei proprietari del garage e della abitazione. Fortunatamente, poi dal sopralluogo fatto dai vigili è emerso che i danni sono limitati al garage in cui, oltre alla macchina è andato a fuoco anche una vespone. Mentre andiamo in stampa sono, tuttavia in corso, ulteriori controlli da parte dei tecnici del Comune. L’episodio di venerdì sera riporta alla ribalta un problema da sempre segnalato da Fax, ovvero la difficoltà per i mezzi dei vigili di raggiungere le strette vie del borgo antico. La posizione del garage ha complicato non poco le operazioni di soccorso. L’autobotte dei vigili del fuoco ha dovuto sostare sulla piazzetta del monastero di San Cosma e calare giù gli idranti. Nel caos generale, anche tanti curiosi, alcuni anche con bambini piccoli che non hanno badato all’invito fatto dalle autorità di allontanarsi visto il fumo tossico che si respirava, soprattutto nella zona, ma in tutto il centro storico.
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