MONOPOLI – «Il 15° Reparto Infrastrutture si è impegnato a inviare il piano di caratterizzazione dell’area entro i prossimi dieci giorni. Poi, nell’arco di circa due settimane necessarie a studiarlo, sarà convocata un’ulteriore conferenza di servizi per le successive determinazioni». Ad affermarlo è il Sindaco di Monopoli Emilio Romani in merito alla Conferenza di Servizi svoltasi martedì mattina presso il Comune di Monopoli in merito all’autodenuncia del 15° Reparto Infrastrutture circa il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione nell’area dell’ex deposito carburanti.
Alla riunione hanno partecipato rappresentanti del 15° Reparto Infrastrutture, Arpa Puglia, Asl Ba Sisp e Asl Ba Sian. Per il Comune di Monopoli erano presenti il Sindaco Emilio Romani, l’Assessore all’Urbanistica Stefano Lacatena e il Dirigente dell’Area Organizzativa Urbanistica ing.Amedeo D’onghia.
«Secondo quanto riferito dai tecnici incaricati dal Ministero, le indagini sulla base delle quali è partita l’autodenuncia del 15° Reparto Infrastrutture sono state effettuate su una superficie totale di circa 500 mila metri quadrati. È emerso che su ben 30 punti di sondaggio (escluso il canale di adduzione) solo su un punto si sono superati i limiti della colonna B del D.lgs.152/06 riferita alle zone produttive; per il resto si tratta di sforamenti della colonna A che però riguarda le zone residenziali. Inoltre, essendo la falda molto profonda non è risultata contaminata nei due punti esplorati. È stato riscontrato, in generale, un inquinamento da idrocarburi tipico delle aree di stoccaggio e sono stati riscontrati metalli e PCB», afferma il Sindaco.
«Il piano di caratterizzazione chiarirà definitivamente la situazione ambientale dell’area. Verranno effettuati circa 80 sondaggi distribuiti tra le due aree e lungo il cunicolo. Poiché si è ipotizzato che il contaminante si sia mosso per gravità verso il basso sino alla profondità massima di 6 metri, i sondaggi si estenderanno fino a 7 metri. Per quanto riguarda la contaminazione da PCB, essendo gli stessi stati riscontrati all’inizio del canale di adduzione e presso i serbatoi di gasolio, si ipotizza che probabilmente la presenza degli stessi è da ricondursi all’utilizzo di solventi impiegati per favorire il deflusso del carburante», precisa Emilio Romani.
«Intanto, sono partite le analisi sui raccolti delle aree circostanti per le quali nei giorni scorsi ho emesso un’ordinanza in via precauzionale con la quale ho imposto il divieto di coltivazione e raccolta. Se i prodotti non dovessero risultare inquinati, l’ordinanza sarà immediatamente revocata»,conclude il Sindaco.
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