aggiornato il 12/12/2022 alle 11:50 da

Santa Lucia, tornano fiera e processione

Fiera e processione di Santa Lucia ritornano ad essere protagoniste del dicembre monopolitano nel 2022. Si ritorna a vivere con pienezza il calendario religioso e profano delle nostre tradizioni nel periodo dell’Avvento. Quest’anno si rifarà il mercatino natalizio dove i monopolitani erano soliti scegliere il regalo e gli addobbi per le feste. La fiera popolare sarà presente dal pomeriggio di lunedì, 12 dicembre, e in particolare martedì 13 dicembre, lungo via Cavour, sulla strada della chiesetta di Santa Lucia. Tempo permettendo, perché proprio per inizio settimana prossima le previsioni sono incerte.

Tornano i riti profani, accanto a quelli sacri che, spiega Giuseppe Morga, in realtà non si sono mai fermati: «La cerimonia religiosa per Santa Lucia l’abbiamo sempre fatta. Anche nel 2020 e nel 2021. Quel che ritornerà in questo anno post Pandemia è la processione».

Dunque c’è grande attesa per la processione religiosa, sempre martedì, nel giorno clou della festa. L’atteso ritorno della tradizionale processione è previsto dopo la messa delle 18. Nella giornata del 13 sono previste ben quattro messe nella mattina, alle 6, alle 7.30 e alle 9.30. Alle 10.30 si terrà poi la celebrazione con il vescovo Giuseppe Favale. Alle 16 è prevista la messa per i non vedenti, poiché Santa Lucia è la protettrice di chi soffre di problemi di vista.

Anche domenica prossima, 18 dicembre, alle 8 è prevista una celebrazione particolare a cui parteciperanno tutti i confratelli e le consorelle di Santa Lucia. In realtà gli eventi religiosi e di preparazione alla festa sono già iniziati l’8 dicembre, con un triduo di preghiera iniziato proprio nel giorno dell’Immacolata.

Giuseppe Morga che, dopo il primo quinquennio di mandato, è stato rieletto recentemente presidente della Confraternita, si augura un maggiore coinvolgimento dei giovani: «L’assenza proprio in questi due anni di Pandemia di persone in chiesa si è vista. A parte i confratelli, alle celebrazioni non c’erano molti fedeli e soprattutto mancavano i giovani. Nei prossimi cinque anni spero di far riavvicinare proprio loro. Ho effettivamente accolto 15 nuovi iscritti quest’anno, anche di età media più bassa. Sarebbe bello che gruppi di giovani venissero nella confraternita. La confraternita è un luogo di confronto e in cui ci si avvicina a Gesù. Quando io ero ragazzo la Parrocchia, il catechismo e i gruppi ad essi legati erano anche luoghi di evasione per noi. Oggi non è più così. Bisognerebbe però riavvicinarsi alle proprie tradizioni e alla propria religione».

© Riproduzione riservata 12 Dicembre 2022

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