aggiornato il 30/05/2011 alle 14:18 da

Scoperto un pozzo nella grotta di Santa Lucia

MONOPOLI – GRC-SLucia-02GRC-SLucia-03GRC-SLucia-05Sorprendenti scoperte affiorano in questi giorni nell’agro monopolitano. Siamo precisamente in contrada Santa Lucia, ove insiste una meravigliosa grotta carsica dall’omonima denominazione. Un’enorme cavità esplorata per la prima volta il 26 dicembre del 1938, cui seguì nel 1962 ad opera del prof. Franco Anelli la scoperta della preziosissima “Sala degli Angeli” dalle finissime concrezioni. Un tripudio di forme e colori, che negli anni Settanta fu oggetto di studio del Gruppo Speleologico Monopolitano. Poi nel 1995, dopo un’ulteriore fase di arresto, le indagini furono riprese dal Gruppo Ricerche Carsiche di Putignano. Esplorazioni che proseguono tuttora e che anzi, proprio sabato scorso, hanno portato a nuove sorprendenti scoperte. “Dopo anni di attività condotte nella grotta – ha spiegato a Fax Giacomo Laterza del GRC – le esplorazioni hanno permesso di individuare una crepa nel muro della grotta, attraverso cui passava aria fredda ad alta velocità. Questo ci ha spinti a continuare le esplorazioni per capire cosa c’era dietro”. Così sabato quattro speleologi putignanesi – Luca Benedetto, Mirco Mangini e Marisa Zaccaria, guidati dall’istruttore nazionale di speleologia del Club Alpino Italiano Piero Lippolis – si sono calati nella Grave di Santa Lucia per allargare il cunicolo e spingersi oltre, alla ricerca di sensazionali scoperte. “Il cunicolo delle speranze ha portato all’interno di un ennesimo pozzo – ha continuato Giacomo Laterza – che ha rivelato la grotta ancora più profonda di quanto conosciuta. Se infatti prima eravamo giunti all’incirca ad una profondità di 247 metri, sabato si è scesi a spanne di altri 15 metri. Pensavano di trovare una geologia diversa che avrebbe aperto nuovi orizzonti, invece anche questo ambiente mantiene la stessa geologia. Per questo c’è un pizzico di delusione, ma è comunque una nuova scoperta. L’esplorazione di questo nuovo pozzo non è stata comunque portata a termine, perché ci sono condizioni difficili, per cui si rischia di rimanere incastrati. Prima di andare oltre però – ha aggiunto – è in programma un nuovo rilievo topografico di tutta la grotta con strumentazioni più avanzate, visto che l’ultimo rilievo effettuato risale al 1997, con le tecniche in uso all’ora abbastanza approssimative”. Il lavoro dunque prosegue. E chissà che di esplorazione in esplorazione non vengano alla luce altre sensazionali scoperte.

(le foto sono state gentilmente concesse dal Gruppo Ricerche Carsiche di Putignano)

© Riproduzione riservata 30 Maggio 2011

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