aggiornato il 13/11/2014 alle 15:09 da

Passaggi a livello in tilt. Ci scrive Rfi: ‘I macchinisti sapevano del guasto’

IMG-20141113-WA0010MONOPOLI – Aggiornamento del 14/11: Riceviamo e pubblichiamo i chiarimenti dell’ufficio stampa di RFI in merito al guasto ai passaggi a livello verificatisi ieri a Monopoli.
“Quando le sbarre di un passaggio a livello restano aperte a causa di  un guasto tecnico sui binari o, più frequentemente, per un guasto meccanico causato dall’urto di una vettura che le ha forzate, il sistema di sicurezza che regola la circolazione ferroviaria rileva istantaneamente l’anomalia e i segnali luminosi posizionati lungo la linea si dispongono al rosso, impedendo il transito dei treni e segnalando in tempo reale il guasto alla Sala operativa che controlla la circolazione ferroviaria su quel tratto di linea. In attesa che i tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) riattivino il normale funzionamento degli apparati, i treni circolano rispettando il protocollo di sicurezza che prevede la cosiddetta “marcia a vista”. Il macchinista riceve la disposizione di arrestarsi prima del passaggio a livello e di attraversarlo, a marcia lenta, solo dopo aver verificato che non ci siano impedimenti sui binari e segnalando con ripetuti e prolungati fischi il proprio passaggio. Ed è proprio quello che è accaduto anche ieri. Precisiamo che il guasto tecnico ha interessato un solo binario, quello dei treni diretti a sud (lato mare) mentre l’altro binario (lato monte) dove circolano i treni diretti a nord, funzionava tant’è che le sbarre erano regolarmente abbassate quando il treno Frecciargento proveniente da Lecce è transitato.L’auto parcheggiata davanti alle sbarre è stata dunque una precauzione del tutto inutile perché il sistema di sicurezza garantisce in questi casi il controllo totale della circolazione ferroviaria.Infine: Rete Ferroviaria Italiana ha ultimato la progettazione definitiva per l’eliminazione del passaggio a livello di Via Pesce e la realizzazione di un sottopasso pedonale”.

13/11: Il treno passa ma le sbarre non si abbassano. Non è la prima volta il sistema di innalzamento/abbassamento dei passaggi a livello di Corso Umberto e via Cappuccini vada in tilt. Non è neppure la prima volta che si sfiora la tragedia ferroviaria, quella vera. La provvidenza che accompagna pedoni ed automobilisti, però, non può bastare più. Serve un intervento risolutivo. Nella tarda mattinata odierna si è rischiato nuovamente grosso. Orario di punta, zona trafficatissima, uscita dalle scuole. Un treno regionale era in partenza dalla stazione ferroviaria (direzione Brindisi) ma il passaggio a livello di via A.Pesce-Corso Umberto è rimasto aperto. Successivamente a passare, ad una velocità superiore ai 100 km/h, è stato il treno FrecciaArgento (Lecce- Roma). Lasciamo dunque immaginare cosa sarebbe potuto accadere se qualcuno, a piedi o in auto, avesse inconsapevolmente attraversato. Il macchinista del primo convoglio si sarebbe accorto del malfunzionamento del passaggio a livello, riducendo l’andatura ed arrestando il treno proprio al limite. Il merito va anche alla prontezza ed alla perspicacia di un’automobilista, la signora Mariella Sabatelli, che ha fermato di traverso la sua Renault sbarrando l’accesso alle altre auto che sopraggiungevano ed impedendo di fatto il passaggio dei pedoni, per la gran parte studenti. Tutti i presenti, un attimo dopo, hanno visto sfilare davanti ai propri occhi sgomenti il FrecciArgento. Le sbarre, poi, si sono chiuse ma, beffardamente, alla ripartenza del regionale, sono rimaste nuovamente aperte. Sul luogo sono intervenuti i Carabinieri della locale stazione mentre la segnalazione del guasto è stata inoltrata anche al personale di Polizia Locale, riversatosi a presidiare il passaggio a livello di via Cappuccini, anch’esso in avaria. E’ tempo di metter mano -invitiamo le istituzioni competenti- al piano di soppressione dei passaggi a livelli o perlomeno alla messa in sicurezza delle barriere. Prima che ci scappi il morto.

© Riproduzione riservata 13 Novembre 2014

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