MONOPOLI – Capire se si dovranno adottare provvedimenti prescrittivi sull’area denominata IV Deposito Carburanti di Grande Capacità-Caserma “Mercieri”. Dopo la presa d’atto del superamento delle concentrazioni della soglia di contaminazione (CSC), certificato dal documento di autodenuncia, fatto recapitare la vigilia di Natale dal 15^ Reparto Infrastrutture di Bari, il Comune di Monopoli intende andare a fondo e sviscerare i risultati dei campionamenti ambientali effettuati sull’area, per 70 anni e fino al 2010 sede di un deposito carburanti militare, dai quali sono emersi livelli di concentrazioni di sostanze pericolose e tossiche -idrocarburi policiclici aromatici, idrocarburi leggeri e pesanti ma anche metalli come vadadio, arsenico, berillio, piombo, stagno, e Pbc- ben superiore ai limiti di legge. Una cosa è lapalissiana: i terreni dell’area che il Ministero della Difesa sta dismettendo, ubicati tra via Carlo Alberto dalla Chiesa e la strada comunale Parco dei Tucci, alla periferia ovest della città, dove peraltro sono praticate colture agricole, sono inspiegabilmente inquinati da sostanze pericolosissime per la salute umana e con l’aggravante di trovarsi in una zona prossima al centro abitato. Ecco perché l’Area Organizzativa IV Edilizia Privata, Urbanistica ed Ambiente dell’ente comunale si è mossa per tempo, inviando una comunicazione ad Asl, Prefettura, alla Sezione Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, alla Città Metropolitana di Bari, all’Ufficio Protezione Ambientale e Patrimonio Culturale dello Stato Maggiore dell’Esercito, contenente la richiesta di supporto istruttorio, tecnico ed amministrativo finalizzato alla valutazione della necessità di adottare provvedimenti di tutela della salute pubblica. Mercoledì 10 febbraio a Palazzo di Città, intanto, il Sindaco di Monopoli Emilio Romani ha convocato una Conferenza dei Servizi che riunirà attorno al tavolo Arpa, Asl e Regione con l’obiettivo di analizzare gli esiti dei monitoraggi e porre in essere i provvedimenti conseguenziali. C’è da capire, in sostanza, se l’inquinamento del suolo sia attribuibile alla presenza nel passato del IV Depocel-Caserma Mercieri (non si spiega, tuttavia, perché la contaminazione non interessi allo stesso modo anche l’impianto Cervinia), se il fenomeno è circoscrivibile a quell’area o sia esteso ai terreni confinanti e soprattutto se siano da adottarsi misure di sicurezza impellenti. Non si esclude, comunque, che possano essere ordinati a breve ulteriori campionamenti e sondaggi ambientali.
Suoli contaminati, mercoledì tavolo tecnico con l’arpa al comune
© Riproduzione riservata 08 Febbraio 2016
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