MONOPOLI Un cast di qualità per un parterre d’estimatori. Il Gran Galà Costa dei Trulli, alla sua seconda impeccabile edizione, accresce i consensi di pubblico e critica, consolidando una manifestazione ormai appuntamento fisso ed identificativo di un territorio, la Costa dei Trulli -da Molfetta a Monopoli- che in modo sinergico da essa viene riconosciuto e valorizzato. Grande capacità di esaltazione si deve alla Gia.do Management che ha saputo articolare un “varietà” all’interno di una location, ribattezzata l’Arena del Mare, trasformata in maniera quasi irriconoscibile e divenuta contenitore di tre ore di spettacolo che hanno saputo tener alta l’attenzione nel divertimento, intrattenimento e riflessione. Merito del mattatore della serata e spalla divertente di ciascuno degli ospiti della serata, un Renzo Arbore in grande spolvero che, esule da ogni ampollosa presentazione, ha fatto improvviso ingresso sul maestoso e colorato palco dove il presentatore Antonio Stornaiolo teneva gli onori di casa. Una famiglia allargata alla maestria dell’Orchestra della Magna Grecia diretta da Antonio Palazzo che ha accompagnato le esibizioni e le interpretazioni degli ospiti esibitisi. Primo fra tutti la raffinatezza, la poesia e quella capacità empatica a “sentire” le emozioni di Toquinho che, insieme a Badi Assad, chitarrista brasiliana capace di virtuosismi vocali e corporei, ha incantato il pubblico dell’Arena del Mare di Monopoli con un arcobaleno di suoni e ritmi brasiliani, che integrano il pop al jazz, dati talvolta dal semplice arpeggio di chitarra e dalla leggera ispirazione della voce. Sul palcoscenico, avvicendandosi in un crescendo d’arte e talento, una frizzante Serena Autieri, l’attrice, cantante, artista partenopea che ha deliziato la platea con la sua potente voce prima duettando con Toquinho poi in un emozionante singolo. A Gigi Proietti, a quasi 50 anni di carriera suonanti, è toccato “faticarsi” e conquistare il premio “Costa dei Trulli” dando prova delle sue più diverse qualità artistiche e umane. In abito “fumando” direttamente dalla traduzione di smoking, Proietti accompagnato dall’orchestra si è esibito in alcuni dei suoi pezzi forti, dal melanconico-ironico Gastone “del cinema il padrone” al vecchietto delle favole, un po’ smemorato, un po’ cronologicamente sregolato che da un’interpretazione tutta da sorridere dei racconti della gioventù di ciascuno. Il deus ex machina Arbore, lo ha seguito in un divertente dialogo racconta-storie sino alla chiusa della serata, invocante -era d’obbligo “il materasso” che “è la felicità”. Un’edizione del “Gran Galà “Costa dei Trulli” da annale.
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