aggiornato il 20/06/2014 alle 8:46 da

Cappuccini, il pavimento è quasi pronto

NOCI – Procedono con solerzia i lavori presso la chiesa del Santissimo Nome di Gesù. Gli interventi localizzati di ripristino e di restauro, seguiti dagli architetti D’Onghia e Giacovelli, saranno ultimati martedì 25 giugno. Ad avercelo reso noto Don Carmine Chiarelli, il sacerdote della Parrocchia di via Cappuccini. “A piccoli passi  ho fatto il possibile per donare ai parrocchiani una chiesa accogliente” ci ha riferito Don Carmine, volgendo lo sguardo ai lavori già effettuati nel corso del suo ultradecennale mandato. Esemplificative sono a tal proposito la tinteggiatura artistica della volta; l’acquisizione di nuovi spazi per la realizzazione di una più ampia sagrestia; l’acquisto di nuovi banchi; la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione e di servizi igienici utili per l’utenza; il restauro degli ampi locali presenti al piano superiore. Opere, queste ultime, che risulteranno tra breve affiancate da una più stabile e lucente pavimentazione, oltre che da una colorazione volumetricamente illuminante delle pareti della navata centrale. Dovuti all’inatteso rigonfiamento della preesistente pavimentazione della chiesa causato da lunghe radici d’acacia, i lavori avviati giusto un mese fa, vanno infatti concludendosi. Il sopralluogo effettuato in una chiesa totalmente vuota, nel corso dei lavori, ci ha svelato alcune delle migliorie apportate. Sotto la pavimentazione completa di utili prese d’aria – realizzata con pietra chiara di Apricena levigata e lucidata – sono infatti state collocate serpentine utili per la refrigerazione ed il riscaldamento uniformi della chiesa cappuccina. Ad effettuarne la collocazione, insieme alle qualificate maestranze della “Ciccone Costruzioni”, i tecnici della “Matarrese Grandi Impianti”. Intonsa risulta, al centro della più ampia navata della chiesa, la fascia di pregiato marmo di Carrara verde. Quest’ultima, insieme all’originaria pavimentazione lasciata nella navata laterale conclusa dalla grotta dedicata alla Madonna di Lourdes, svela il volto originario della chiesa ampliata per volere di Don Anastasio Amatulli: suo primo parroco tragicamente scomparso nel 1967. Reclamano interventi di restauro conservativo anche l’organo e la porta della chiesa, consunta dal sole. Ma per il momento, su invito dello stesso Don Carmine, sarà bene attendere la presentazione ufficiale dei lavori che vanno concludendosi.

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© Riproduzione riservata 20 Giugno 2014

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