Noci perde una delle sue donne migliori. E lo fa in modo silenzioso e rispettoso, come accade quando a spegnersi è una figura che, senza mai alzare la voce, ha saputo lasciare un’impronta profonda e gentile nella vita di molti. Arianna Ritella si è spenta a 47 anni, portando via con sé una ricchezza di umanità che la sola parola “imprenditrice” non riesce ad abbracciare interamente. Figlia di Donato Ritella, da cui aveva ereditato la dedizione al lavoro e il rispetto per la parola data, Arianna aveva saputo incarnare, con naturalezza, una leadership fatta di equilibrio, ascolto, presenza. La sua non era mai un’autorevolezza imposta, ma riconosciuta. In famiglia, nella comunità, nel mondo dell’impresa, nelle relazioni quotidiane: Arianna sapeva essere guida e riferimento senza mai farlo pesare. Una forza mite, la sua, che scaturiva dall’autenticità di una persona coraggiosa e preparata. Con il fratello Tommaso era impegnata nella conduzione della Sereco, l’azienda di famiglia, alla quale aveva saputo imprimere un impulso innovativo e una visione proiettata con coraggio verso il futuro, nel solco della tradizione di famiglia. Il suo sguardo era sempre oltre l’immediato, rivolto a ciò che si può costruire con costanza, senso di responsabilità, rispetto per le persone. Ma la cifra più profonda del suo vivere risiedeva probabilmente nei legami umani: quelli vissuti con discrezione e autenticità, a partire da quello con i suoi due figli adolescenti – una ragazza di sedici anni e un ragazzo di diciassette – cresciuti con amore, dedizione e la dolce fermezza di un esempio di vita che li ha resi già oggi testimoni di un’eredità morale importante. Chi l’ha conosciuta sa bene quanto il suo impegno si estendesse ben oltre l’ambito familiare e aziendale. Arianna era presente nel tessuto associativo e sportivo della città. Forte era il suo legame con la New Volley Noci, che oggi la ricorda come figura di riferimento non soltanto per la crescita della società, ma per il cammino umano e valoriale di tanti giovani. Mai al centro della scena, ma sempre là dove c’era bisogno di una spinta, di un incoraggiamento, di una parola saggia e serena. “Una protagonista attiva”, l’ha definita il sindaco Francesco Intini nel messaggio di cordoglio a nome della città. Una presenza che ha saputo coniugare famiglia e lavoro, dedizione e visione, senza mai rinunciare alla dimensione del dono gratuito, del servizio, della solidarietà. In un tempo che spesso confonde il fare con il rumore, Arianna aveva scelto il passo misurato, l’umiltà operosa, la coerenza. Con lei se ne va un pezzo prezioso di quella Noci che costruisce nel silenzio, che crede nel futuro, che semina senza clamore. Arianna lascia un vuoto incolmabile in tutti quelli che hanno avuto il privilegio di conoscerla, ma vivrà per sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori.
Noci piange Arianna Ritella, la manager dal cuore d’oro
© Riproduzione riservata 19 Luglio 2025
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