aggiornato il 23/07/2015 alle 14:24 da

Mri Sufaj morì per infezione

DSC04178NOCI – A quasi un anno dalla scomparsa di Mri Sufaj, la donna di origini albanesi deceduta il 28 agosto del 2014 nella casa di cura Monte Imperatore, il Giudice per le indagini preliminari ha deciso di riaprire le indagini per far luce sulle cause del decesso e individuare eventuali responsabilità.
La 61enne fu stata ricoverata presso la casa di cura durante la prima settimana di agosto, in seguito ad un delicato intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore al cervello. Stando ai medici del Policlinico di Bari, che eseguirono l’operazione, l’intervento era riuscito perfettamente. Nella clinica di Monte Imperatore, quindi, la 61enne avrebbe dovuto affrontare la riabilitazione, attraverso la quale avrebbe dovuto riacquistare l’autonomia necessaria per tornare a casa. Ma il 28 agosto, la donna morì.
L’autopsia effettuata sul corpo ha permesso di accertare che il decesso fu provocato da un’infezione, contratta dalla donna al’interno della casa di cura. Questo, assieme ad altri indizi raccolti durante la prima fase, ha convinto il Gip a respingere la proposta di archiviazione presentata dal Pubblico Ministero, la dottoressa Errede, e a riaprire le indagini, avvallando le richieste degli avvocati Marta Galluzzi e Antonio Masi. Ci sarebbero, infatti, validi presupposti per andare a fondo della faccenda e cercare di capire se ci sono delle responsabilità, fornendo, finalmente, ai parenti della donna una spiegazione di quanto avvenne all’interno della casa di cura.

© Riproduzione riservata 23 Luglio 2015

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