aggiornato il 02/03/2011 alle 15:03 da

Forestale sequestra cantiere piscina: troppo vicino al bosco

NOCI – sequestro-forestaleStavano costruendo una piscina e una cisterna in cemento armato in zona agricola di Noci e per farlo avevano scavato un’area di circa 180 mc. Tutto in regola con le autorizzazioni comunali ma gli agenti della Forestale hanno posto il loro alt al prosieguo di quest’opera perché considerata un abuso edilizio visto che nelle vicinanze c’è un bosco. Così il cantiere è stato sequestrato e non importa se l’area boscata non fosse inserita nelle mappe del PUTT. Infatti, “La normativa di settore (codice dei beni culturali e del paesaggio) – spiegano i forestali – stabilisce che il bosco, la cui definizione è stata sancita da una legge dello Stato ossia dal D.Lgs n. 227/2001, è sottoposto a tutela ope legis, indipendentemente cioè se è stato o meno censito dalla Pubblica Amministrazione, in altre parole è sottoposto a vincolo per il solo fatto che è presente sul territorio”. Le opere edilizie stavano determinando una trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, e sono consistite in uno scavo della superficie di circa 180 mc al cui interno era stato gettato un basamento in calcestruzzo per la realizzazione di una piscina con annessi vani tecnici e servizi interrati e la realizzazione di una cisterna interrata della volumetria di 80 mc circa, costruita interamente in cemento armato. Le opere erano state realizzate in zona  agricola “E” (dove gli interventi sono riservati all’esercizio di attività agricole o di quelle strettamente connesse all’agricoltura) e su un’area sottoposta a diretta tutela dal P.U.T.T. Paesaggio della Regione Puglia (ovvero sottoposta a vincolo paesistico e ambientale in quanto ricadente nell’Ambito Territoriale Esteso di valore rilevante “B”), e in area “annessa al bosco” in violazione alla vigente normativa in materia urbanistica-edilizia-ambientale. Le norme tecniche di attuazione del PUTT stabiliscono che l’area annessa al bosco è costituita dall’area contermine all’intero contorno del bosco, che viene dimensionata in funzione della natura e significatività del rapporto esistente tra il bosco o la macchia ed il suo intorno espresso in termini prevalentemente ambientali (vulnerabilità sia da insediamento sia da dissesto idrogeologico). L’area annessa al bosco viene perimetrata in sede di formazione dei sottopiani e degli strumenti urbanistici generali, in loro assenza si ritiene formata da una fascia della larghezza costante di 100 metri. Per la sola cisterna era stata depositata una DIA ma i lavori erano iniziati in assenza di autorizzazione paesaggistica ai sensi del PUTT. Il sequestro è avvenuto il 28 febbraio in località “Lamie di Putignano – Bruno” ad opera degli agenti della Forestale di Noci al comando del Soprintendente Giovanni Posa.

© Riproduzione riservata 02 Marzo 2011

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