Lunedì 21 giugno un uomo ha sottratto una pecora da un gregge in località Le Monache, in una zona tra via Castellaneta e via Mottola. La messa in atto del reato è stata rocambolesca perché l’uomo ha caricato la povera pecora nel cofano di una Fiat Punto. Le campagne di Noci sono “urbanizzate”, cioè abitate da allevatori attenti e qualcuno ha notato, forse ha sentito il belato della povera bestia chiusa nel bagagliaio dell’autovettura. Così il fatto è stato segnalato ai carabinieri di Noci che si sono subito attivati. L’uomo è stato identificato a dimostrazione che in campagna più che in città i movimenti sospetti non passano inosservati, e la gente che abita le masserie si conosce, anche se vive a chilometri di distanza. Sono intervenuti anche i carabinieri di Mottola per effettuare i controlli nell’abitazione dell’uomo, situata nelle campagne tra Mottola e Palagiano. Ma quando i carabinieri si sono presentati presso l’abitazione di campagna non hanno potuto fare altro che constatare che quell’uomo fosse proprio l’autore del furto della pecora. Infatti, la carcassa dell’animale, ormai scuoiata, era appesa ad un albero forse pronta per un’imminente cottura.
Ruba la pecora e se la scuoia, preso
NOCI – Un furto rocambolesco di una pecora e il ritrovamento del ladro in flagranza di reato ha avuto come teatro le campagne tra Noci e Massafra. Fatti del genere si verificavano tanto tempo fa, quando la gente pativa la fame e il modo più veloce per procacciarsi il cibo era l’abigeato: cioè rubare dagli allevamenti gli animali ben ingrassati.
© Riproduzione riservata 28 Giugno 2010
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