Lunedì 15 luglio, alle 21, in Largo Spirito Santo, si svolgerà un’altra anteprima della quinta edizione del festival letterario «Chiostri e Inchiostri»: l’appuntamento è con la scrittrice Claudia Durastanti e il suo ultimo romanzo «Missitalia» (Ed. La Nave di Teseo). A dialogare con l’autrice ci sarà Elvira Rochowansky. L’ingresso è libero.
Nella storia raccontata dal romanzo, Amalia Spada è un’avventuriera lontana dai tumulti che agitano la nazione che sta per nascere; una donna dallo spirito irrequieto e temerario. Vive in una casa tra i calanchi lucani diventata un rifugio per creature diseredate e ribelli, in cerca di una nuova vita, per ragazze selvatiche e uomini dalla forza mozzata. Quando arriva l’industrializzazione, la fabbrica piomba nelle loro vite come un oscuro oggetto del desiderio, mutandone per sempre il destino.
Negli anni del dopoguerra e della corsa all’energia, una giovane antropologa di nome Ada esplora la Basilicata del sortilegio e del petrolio mentre scopre diverse incarnazioni dell’amore. Muovendosi tra centri di potere e impianti d’estrazione, Ada si ritrova invischiata in un Sud perturbante e magnetico che rivoluziona il corso della sua esistenza.
Cento anni più tardi, la Lucania è diventata la base per la colonizzazione della Luna: da qui partono le navicelle dell’Agenzia Spaziale Mediterranea dirette al Mondo Nuovo. In questo insediamento avveniristico, si trova A, una donna solitaria e libera che ridà vita a oggetti non più desiderati per conto dell’Agenzia. Nel suo passato c’è stato un marito, ma anche il bisogno di andare lontano; nel suo presente, la voglia di conciliarsi con l’idea della fine. Illuminato da lampi e accensioni improvvise come fuochi d’artificio che scoppiano ad altezze diverse, «Missitalia» è un romanzo che, di fronte alla storia, sceglie di raccontarne una propria: è una feritoia sulle possibilità taciute o soltanto immaginate del tempo.
Dopo il successo internazionale di «La straniera», Claudia Durastanti torna con un libro percorso dalle figure magiche e sfuggenti di tre donne, unite da una rete di corrispondenze invisibili, tra epoche antiche e future, dentro a un Meridione che diventa Terra: quella d’appartenenza ancestrale e il pianeta che osserviamo da lontano, guardando tutto quello che potremmo essere.
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