aggiornato il 01/07/2013 alle 12:13 da

Al mare in topless per pubblicità

POLIGNANO – Caos in riva al mare nello scorso fine settimana. Un improvviso assembramento avvenuto nei dintorni della grotta delle Rondinelle ha messo in allarme le forze dell’ordine tanto da provocare l’intervento di una pattuglia in riva al mare. Dopo l’incidente occorso venerdì scorso sulla spiaggia di San Vito, le forze dell’ordine hanno accentuato la loro attenzione sul litorale. Così quando nella tarda mattinata di domenica è stato notato il fitto capannello di gente sulla scogliera, gli agenti non hanno esitato ad avvicinarsi velocemente per rendersi conto di cosa stesse accadendo. Ed effettivamente la gente aveva ben donde di agitarsi. Infatti al centro del capannello, ad attrarre l’attenzione interessata dei bagnanti, in stragrande maggioranza di sesso rigorosamente maschile (ma non mancavano le ragazze che se la ridevano), c’erano due procaci fanciulle le quali, sfilatisi i reggiseno, si stavano proteggendo le generose forme con abbondanti spalmate di crema. La scena ha lasciato basiti gli uomini della pattuglia i quali, però, si sono ben guardati dall’intervenire come qualche anziana ed arcigna signora suggeriva. E bene hanno fatto. Da un lato perché non hanno privato ingiustamente il pubblico di quel popò di spettacolo e dall’altro perché come è noto, in Italia non sussiste nessun divieto ufficiale per il topless, tant’è che le corti italiane e la legislazione non lo considerano ormai da decenni più un oltraggio alla pubblica decenza anche se chiaramente è possibile farlo solo in spiaggia, nonostante le prese di posizione di alcuni sindaci che in passato hanno pensato di vietarlo con apposite ordinanze. A tal proposito deve far riflettere la recente sentenza del gup di Roma che ha statuito la condanna per calunnia, patteggiata a un anno di reclusione, nei confronti di una signora che nel 2010 denunciò una giovane “colpevole” di stare in topless sul litorale romano. Come un boomerang, infatti, la Giustizia non si è fatta attendere dopo che il procedimento per atti osceni in luogo pubblico nei confronti della procace commessa era stato archiviato e a essere processata è stata la denunciante che aveva ritenuto offensivo per il pubblico pudore l’atto di spalmarsi la crema solare sui seni nudi. Finito lo show ed andata via la pattuglia, le due maggiorate si sono rimesse le parti superiori del costume ed approfittando del capannello intorno a loro, ancora ben consistente ed allupato, hanno iniziato a distribuire dei volantini che pubblicizzavano un noto locale erotico.

© Riproduzione riservata 01 Luglio 2013

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