aggiornato il 05/04/2014 alle 12:54 da

Polimnia Calcio, Solidarietà e precisazioni

POLIGNANO – Aggiornamento del 05/04 – Riceviamo e pubblichiamo: “Quando si scrivono e si dicono inesattezze e falsità, nessuno ti crede. Nemmeno un solerte ed attento Giudice Sportivo neutrale, come quello del Comitato Regionale Puglia, che si attiene esclusivamente agli atti di gara e non al chiacchiericcio da bar – vedi il reclamo del Pezze; Se da un atto solitario e scellerato di violenza, comunque da condannare, ma provocato, si vuole raggiungere una vittoria sportiva che solo il campo di calcio può dare nel corso di un intero campionato, non si può pretendere di vincere una gara a tavolino per coprire lacune tecniche e gestionali. Se si scrivono tante bugie: che non ci sono stati accrediti (vi è la lista firmata dal dirigente accompagnatore del Pezze); che è stato vietato l’accesso delle auto in una zona del campo, dove invece è previsto l’accesso del pubblico per cui non vengono parcheggiate auto tranne quelle delle forze dell’ordine e l’ambulanza; che i dirigenti della Polimnia si sono presentati armati di pistola (non vi sono pregiudicati tra dirigenti e collaboratori Polimnia ma solo gente per bene che ama il calcio da oltre 30 anni); che il sig. Insanguine è stato scalciato dai giocatori Polimnia (cosa non vera come da immagini fotografiche e tv e da referto arbitrale); che l’allenatore della Polimnia Narraccio invitava i propri giocatori a colpire quelli del Pezze; conoscendo Narraccio nessuno può credere loro, invece era il sig. Insanguine a farlo per tutta la gara, come dimostrano le tante ammonizioni comminate dall’arbitro nei confronti dei giocatori del Pezze per gioco falloso; se si tiene un comportamento altamente provocatorio (gesti verso il pubblico ed invito ad entrare in campo durante tutta la gara) si alimenta un clima già poco sereno e non si può pretendere un calcio senza violenza. Tale comportamento è ancora più ingiustificato se a rappresentarlo è un tecnico che gestisce una scuola calcio (che dovrebbe essere educativa verso i ragazzi ) e che ha giocato a calcio a buoni livelli. Come pure il codice di giustizia sportiva non prevede in alcun modo la sconfitta a tavolino, ma solo eventuali altre sanzioni che si basano solo ed esclusivamente su quanto visto e scritto dall’arbitro nel referto di gara. Il pubblico di Polignano è sportivo e corretto, come dimostrato dalla mancanza di ammende subite nelle precedenti gare di campionato e non può essere un episodio isolato  e comunque inaccettabile che può rovinare tale immagine. Rimane comunque la solidarietà umana al sig. Insanguine.

la società rossoverde

Aggiornamento del 27/03: Il giudice sportivo ha deciso di soprassedere su quanto avvenuto nella partita Polimnia-Pezze. Poichè il Pezze ha chiesto i tre punti a tavolino, il giudice sportivo ha rinviato ogni decisione nel merito.

Aggiornamento del 24/03: Pessime notizie per la Polimnia e per l’immagine della città di Polignano. Non solo il Pezze di greco ha presentato ricorso per avere la partita vinta a tavolino, cosa che molto verosimilmente potrà accadere, ma il referto dell’arbitro si annuncia pesantissimo per la società rossoverde. In un minuto sono stati cancellati inesorabilmente mesi di lavoro e sudore di una squadra fatta da ragazzi eccezionali che con pochissimi soldi avevano portato la Polimnia al II posto facendo sperare anche in un ripescaggio per meriti sportivi. Invece ora al danno per la società di calcio Polimnia si aggiunge quello del danno d’immagine per la città di Domenico Modugno accostata ad un simile episodio che fa il paio con la bomba-carta fatta esplodere sotto casa dell’assessore Daniele Simone.

23/03: Gli ultras della Polimnia ripagano con gli interessi la solidarietà ricevuta dai giornalisti e dalla società della Polimnia per la vile aggressione subita in quel di Pulsano ad opera di alcuni supporter locali. Contro i giornalisti uno striscione eloquente. A quanto pare ciò che non è piaciuto ai tifosi è il fatto che il settimanale Fax ha raccontato che 4 di loro sono riusciti a sganciarsi ed un quinto ultras è stato pestato a sangue. Se i fatti non fossero andati così, tuttavia, i carabinieri della locale stazione avrebbero dovuto procedere per rissa nei confronti di tutte le persone coinvolte e quindi procedere all’arresto immediato. Se ciò non è avvenuto è perché, appunto, di aggressione si è trattato e le persone coinvolte quindi hanno fatto tutto il possibile per evitare lo scontro. Se poi qualcuno vuole autodenunziarsi lo faccia pure ma lasci fuori i giornalisti. Dopo aver ringraziato il settimanale Fax alla loro maniera, i “tifosi” della Polimnia hanno ringraziato la società che gli ha dato solidarietà. Qualcuno dalla tribuna, infatti, ha lanciato un oggetto contundente contro l’allenatore della squadra ospite, il Pezze di Greco, spaccandogli la testa e costringendolo ad uscire in barella. Si attendono gravissime e pesantissime sanzioni.

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© Riproduzione riservata 05 Aprile 2014

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