Compravano la droga nei paesi limitrofi e poi la portavano a Polignano dove la rivendevano a cifre mostruose sul mercato locale. A modo loro, come i gangster del proibizionismo americano, anche i nostri spacciatori stanno facendo soldi dalle difficoltà. Chiusi in casa, prigionieri delle mascherine, almeno un pò di droga ai tossici locali la vogliamo far avere? E poiché non possono andare a chiederla alla Caritas o ai Servizi Sociali, i poveri drogati devono sottostare alle angherie degli spacciatori che hanno alzato di parecchio i prezzi. Insomma, un pò come ortolani e quant’altro. Ma nel caso dei “poveri” spacciatori l’aumento è giustificato dal fatto che ora, con poche auto in giro, è più facile incappare nei posti di controllo. E così è stato. Infatti ieri pomeriggio (venerdì per chi legge) il silenzio del paese in quarantena è stato squarciato dalle sirene delle auto dei carabinieri che correvano su e giù per il paese. Impossibile non notarle, in un paese dove dopo le 18:00 non si muove quasi più nessuno, il via vai delle auto dei CC. Da quanto appreso sarebbero almeno tre le persone incappate nelle maglie dei controlli dei militari. Per tutti, indagati a vario titolo per detenzione e spaccio, è scattato l’arresto. Al momento non si conoscono i particolari dell’operazione e dalla locale stazione non arrivano conferme. Ma nemmeno smentite. Mentre i nostri giornalisti hanno notato passare delle auto dell’Arma con almeno tre persone in abiti civili tra i militari in divisa.
Con il lockdown spacciavano a prezzi stellari, 3 arresti a Polignano
© Riproduzione riservata 18 Aprile 2020
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