
I tre punti approvati riguardano delle variazioni di bilancio: la prima per i 180 mila euro da investire nell’acquisto del bene demaniale nell’abazia di S. Vito, l’ex caserma della GdF. Il secondo punto un debito fuori bilancio per la causa persa contro l’ex segretario comunale Gioacchino De Candia fatto fuori all’epoca dell’Amministrazione Di Giorgio della quale facevano parte, all’epoca, alcuni attuali consiglieri d’opposizione. Altro debito fuori bilancio riguarda una caduta presa da un turista nel 2004, sempre epoca Di Giorgio/Commissario.
I tre punti passavano a maggioranza ed il solo Lomelo giustificava convenientemente il no dato come opposizione: “il bilancio, quindi le varianti, è un atto politico che tende ad attuare quello che è il programma della maggioranza. Pur essendo condivisibili alcune cose ed il principio dell’acquisizione del bene demaniale per il quale ho dato voto favorevole tuttavia non posso appoggiare l’Amministrazione”.
L’ultimo punto, quello relativo alla stradina comunale che esce su piazza verdi e che un condominio avrebbe voluto acquisire, è saltato perché un privato ha avanzato diritti per una servitù di passaggio. Particolari ed approfondimenti, come sempre, sul vostro settimanale Fax, ogni sabato in edicola.
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