RUTIGLIANO – In sala mons. Di Donna alle ore 19.30, si è svolto l’incontro organizzato dal Partito Democratico sul programma “La Buona Scuola”. Prima fase di questo programma è stata la consultazione. Ogni cittadino fino al 15 novembre, poteva contribuire ad arricchire questo rapporto compilando sul sito www.labuonascuola.it, un questionario e inserendo le proprie proposte nelle stanze per gli approfondimenti tematici. Un invito alla collaborazione che ha portato al risultato di 3.500 proposte. Terminato questo step – sostiene il segretario provinciale del Pd, Ubaldo Pagano – il Governo passerà alla fase parlamentare elaborando un articolo di legge che con grandi probabilità, comprenderà molte delle proposte fatte”. Durante l’incontro si è discusso dei grandi problemi della scuola italiana, primo fra questi, la scarsità dei fondi. “Sopravvivere – questo il proposito di Pagano – in un tempo in cui la precarietà delle risorse su cui si può fare affidamento è tale, che anche immaginare di trovare quel minimo di risorse all’interno della legge di stabilità, è un punto importante di partenza”. L’assessore al diritto allo studio Alba Sasso ha ricordato che negli anni del governo Berlusconi, sono stati tagliati 8 miliardi di fondi e che quindi “La scuola ha già pagato”. Altro punto importante nel documento è quello della stabilizzazione dei 150 mila docenti precari. “Il precariato rovina anche la scuola che non può fare programmi con professori che cambiano ogni anno – spiega la Sasso – quindi la stabilizzazione del precariato serve a fare una buona scuola, stabile, che dà garanzie di continuità”. A risoluzione del problema, il documento “la buona scuola” conferma un piano straordinario di assunzioni a partire dall’autunno del prossimo anno che coinvolgerà i precari storici e i vincitori dell’ultimo concorso. E’ stata prevista inoltre, una risorsa significativa per i percorsi di alternanza scuola-lavoro, non solo per istituti tecnici e professionali, ma anche per i licei poiché “imparare facendo è importante, e importante è l’esperienza nelle situazioni – conferma l’Assessore Sasso – il fondo sociale Europeo è da investire nella formazione e nelle imprese che fanno formazione, poiché – rimarca – un sistema economico è competitivo se investe in innovazione, ricerca e qualità culturale della sua forza lavoro. Chi fa innovazione può creare lavoro, chi si mantiene su livelli bassi non sarà competitivo”. La scuola è di tutti e tutti devono usufruirne nello stesso modo, “dobbiamo costituire una società che da a tutti le stesse possibilità – spiega il responsabile nazionale organizzazione dei Giovani Democratici Stefano Minerva – la stessa possibilità al figlio del dottore e al figlio del malvivente, tralasciando la famiglia o il luogo in cui si è nati, perché è tramite la scuola che si diventa cittadini migliori!”. Tanti i problemi posti sotto esame, e altri ne illustrano i nostri concittadini, come una comunicazione televisiva che rema contro i docenti, una scuola che funziona ancora ma con molte più difficoltà rispetto agli anni precedenti il taglio degli insegnanti, e tanta la strada ancora da fare.
Il Pd discute di ‘buona scuola’
© Riproduzione riservata 20 Novembre 2014
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