aggiornato il 07/05/2013 alle 10:22 da

Colucci denuncia lo scempio dei bagni pubblici

MONOPOLI – “Una città che si definisce a forte vocazione turistica – dice Colucci – non può permettersi di offrire siti abbandonati con rifiuti, gabinetti pubblici rotti. L’esempio più eloquente è il bagno pubblico situato all’ingresso del centro storico, sotto il palazzo Prospero Rendella: servizi igienici sgretolati, porte divelte, presenza di feci e liquido maleodorante presente sul pavimento. Una vera e propria cloaca nauseabonda che ha destato la disapprovazione dei passanti e le inevitabili critiche da parte dei turisti, con inevitabili ricadute negative in termini di immagine oltre che rischi per l’igiene pubblica”. “Tutto questo – ammette con rammarico Colucci – non solo dimostra che l’amministrazione comunale uscente non ha mai amato e non ama la propria città, ma mi pare che l’abbia punita ed odiata. Credo che un’amministrazione così fatta, se fosse rieletta, non potrà cambiare la sua indole e che quanto innanzi reclamato ed osservato non può far altro che impoverire economicamente la città”. E ancora “Romani non crede nel turismo, per lui non è una priorità, altrimenti si renderebbe conto che situazioni come questa non sono in linea con una visione turistica della città che si amministra”. E conclude “se voi dite che sono i cittadini che compiono questi atti vandalici, può darsi che questo dipenda dalla rabbia per il fatto che non si sentono rispettati nè considerati dagli amministratori, sono stati spesi dalla coalizione dell’amministrazione Romani migliaia di euro per manifestazioni “pre-elettorali” e non si è pensato di riparare i bagni divelti del centro storico con una spesa di poche centinaia di euro, questa è una vera umiliazione e grande vergogna per i nostri cittadini”.

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© Riproduzione riservata 07 Maggio 2013

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