aggiornato il 12/12/2022 alle 14:07 da

Riecco la festa in onore di Santa Lucia

Torna la festa di Santa Lucia che si terrà domani, martedì 13 dicembre nella chiesa di San Domenico. Don Giovanni Amodio racconta a Fax la storia della Santa, tanto venera anche a Turi.

 

Il IV (quarto) secolo dopo Cristo fu funestato dalla “grande persecuzione” contro i cristiani, decretata dall’Imperatore romano Gaio Aurelio Valerio Diocleziano, nell’anno 303 dopo Cristo, durante la quale persero la vita tanti campioni della Fede, come i fratelli Medici di Egea, Cosma e Damiano o come la giovane Lucia di Siracusa, immolata in “odium fidei” (odio verso la Fede cristiana), il 13 dicembre dell’anno 304. Aveva appena 21 anni.

Lucia fu condannata a morte dal prefetto di Siracusa, Pascasio, che non si limitò ad ucciderla subito, ma dopo averla sottoposta a molteplici supplizi, durante i quali la ragazza dimostrò la veridicità e la forza incrollabile della sua Fede in Cristo. Non ottenuto alcun ravvedimento, il crudele magistrato la fece trafiggere mortalmente alla gola, con un pugnale. Prima di morire, profetizzò la caduta di Diocleziano e fine delle persecuzioni contro i cristiani. Non ha, dunque, alcun fondamento la credenza, secondo la quale a Lucia sarebbero stati cavati gli occhi, come la tradizionale iconografia la ritrae con nella mano un piattino, sul quale vi sono gli occhi: questi stanno soltanto ad indicare che Lucia, così come indica il nume “lux, luce”, è la protettrice degli occhi, della vista. I suoi Resti mortali sono custoditi a Venezia, nella chiesa di San Geremia profeta, poco distante dalla stazione ferroviaria della città lagunare, che porta il suo nome.

Il culto verso la giovane martire siracusana si diffuse prestissimo e dappertutto. Lucia è una delle sante più conosciute e venerate della cristianità, alla cui devozione si è “sbizzarrita” la cultura e l’arte. La Chiesa ha inserito il suo nome tra i santi che invoca durante il sacrificio eucaristico, nel cosiddetto “Canone Romano” o prima preghiera eucaristica: il ricordo del suo martirio, il 13 dicembre, è indicato come “memoria obbligatoria” nel Calendario Liturgico. La sua festa è considerata quasi una “porta”, che introduce all’imminente Natale.

Anche Turi la venera moltissimo. A lei erano dedicate due feste: il 13 dicembre e il 25 aprile (quest’ultima preceduta dall’antica “fiera mercato”, il 24 aprile). L’antichissimo altare della Trinità, nella Chiesa Madre, la ritrae nel dipinto a destra del trittico (San Vito, la SS.ma Trinità e lei, Santa Lucia). Fino ad una cinquantina di anni fa, la memoria decembrina, si celebrava, appunto, nella Chiesa Madre, a quell’altare, con una Messa affollatissima, alle cinque del mattino, preceduta da canti e nenie natalizie, che preludevano la Novena di Natale, o come si diceva allora, “i Nove Lampe” (le Nove Lampade, perché si accendevano progressivamente –una al giorno-, celebrate anch’esse all’alba).

Invece, la memoria del 25 aprile, la si celebrava nella Rettoria di San Domenico, zelata dalla Confraternita dell’Addolorata, che ha sede in quella chiesa. La sera di quello stesso giorno, fino a pochi anni prima della pandemia Covid-19, era usanza portare in processione l’immagine della Santa. Poi, visto che vi partecipavano pochi fedeli, la Confraternita decise, d’accordo con lo scrivente, di trasferire le manifestazioni esteriori in onore della Santa Martire al suo “dies natalis”, il 13 dicembre. L’attuale bella immagine, in legno “cirmolo alpestre” della Santa, fu commissionato -sempre a cura della Confraternita dell’Addolorata, assieme alla statua dell’Annunziata- allo scultore altoatesino, Luigi Santifaller, di Ortisei (BZ), nel 1964. L’antica immagine, rivestita con abito di raso rosso, è conservata e può ammirarsi nella sagrestia della chiesa di N.S. di Lourdes, presso il locale Pensionato “Mamma Rosa”.

Ecco, quindi, dopo i drammatici anni della pandemia, riprendere anche la festa in onore di Santa Lucia, pregna di atmosfere natalizie, che celebreremo in San Domenico, preceduta da un sacro triduo di preparazione nei giorni 10-11-12 dicembre, alle ore 17,30. Il giorno 13, martedì, saranno celebrate –sempre in San Domenico- due Sante Messe, una al mattino, alle ore 8,30 e l’altra la sera, alle ore 18,30, al termine della quale, vi sarà la processione con il simulacro della Santa, lungo le vie cittadine: XX Settembre, Vincenzo Orlandi, Putignano, Giuseppe Massari, Maggiore Orlandi, per tornare nella chiesa di San Domenico. Abbiamo scelto questo giro ridotto “ad experimentum”, anche per le condizioni atmosferiche, non particolarmente favorevoli alle manifestazioni esterne in questo periodo. L’esperienza ci consiglierà per gli anni futuri.

“Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, o Signore, per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeggiamo la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria”. Così prega la Chiesa, invocandola quale Protettrice della vista, soprattutto quella dell’anima. La sua intercessione rafforzi la nostra Fede, ci liberi da ogni pericolo; la sua festa possa riportare luce e pace nel mondo ed essere felice preambolo della conclusione della tragedia della guerra, che affligge i nostri giorni. Lo voglia Dio!

Sac. Giovanni Amodio

© Riproduzione riservata 12 Dicembre 2022

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