aggiornato il 29/04/2025 alle 9:50 da

Don Nicola D’Onghia agli arresti domiciliari

Questa mattina i Carabinieri della stazione di Turi hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari – disposta dal GIP del Tribunale di Bari su richiesta della Procura – a carico di don Nicola D’Onghia, il parroco indagato per i reati di omicidio stradale aggravato dalla fuga e omissione di soccorso per l’incidente stradale avvenuto nelle campagne di Turi il 2 aprile scorso dove ha perso la vita la 32enne Fabiana Chiarappa. Le indagini espletate fino a questo momento, sono consistite nella acquisizione e visione delle immagini registrate dai sistemi di video sorveglianza pubblici e privati presenti nell’area del sinistro, negli accertamenti tecnici di natura medico legale (in contraddittorio), di natura tecnica, sui mezzi coinvolti nel sinistro e sull’area del sinistro, svolti dal consulente tecnico e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche dei CC (questi ultimi in contraddittorio, diretti, tra l’altro, a rilevare la presenza di tracce ematiche presenti sul mezzo condotto dall’indagato, riconducibili alla vittima), nella acquisizione di informazioni di persone informate e nell’interrogatorio dell’indagato. Le indagini, coordinate dalla Procura, sono state svolte dai carabinieri della Stazione di Turi. L’esigenza cautelare ravvista dalla Procura e condivisa dal Tribunale è duplice: consiste nel pericolo di inquinamento probatorio e nel pericolo di reiterazione dei reati commessi.

© Riproduzione riservata 29 Aprile 2025

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