aggiornato il 23/10/2024 alle 18:00 da

Smaltimento illecito di rifiuti speciali

Continua purtroppo sul nostro territorio il fenomeno dello smaltimento illecito di rifiuti speciali, come i manufatti contenenti fibre di amianto. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Teresita De Florio, assessora alla Polizia Locale, Sicurezza Urbana, Politica della Nettezza Urbana e Vigilanza Ambientale.

Dottoressa De Florio, cosa si può fare per eliminare, o quantomeno ridurre, il grave impatto ambientale derivante dall’abbandono di rifiuti speciali, come i manufatti di eternit contenenti amianto?

Senza dubbio, il fenomeno dell’abbandono illecito dei rifiuti rappresenta un problema serio per la nostra comunità, con costi che poi ricadono inevitabilmente sui contribuenti. È fondamentale comprendere le cause di questi abbandoni, e la prima è legata al fatto che molti di coloro che li perpetrano sono “abbandonatori seriali” non iscritti al ruolo Tari e quindi sconosciuti al fisco comunale.

In concreto, cosa si può fare per contrastare questo fenomeno?

La mia intenzione è quella di indirizzare il Comando di Polizia Locale a proseguire il lavoro avviato dal Comandante Leone, che aveva ben compreso il profilo di questi individui. Era stato avviato un processo di verifiche sui presunti evasori, tramite un controllo incrociato tra gli iscritti al ruolo Tari, i possessori delle pattumiere e le residenze anagrafiche dei cittadini di Turi. Un’attività complessa, ma che stava già dando risultati positivi. Basti pensare all’abbandonatore che, colto in flagrante dalla Polizia Locale, stava sversando rifiuti in Piazza Silvio Orlandi alle due di notte.

Quindi ritiene che la Polizia Locale possa effettivamente arginare questo fenomeno?

Con il numero attuale di agenti a disposizione, sarebbe impensabile riuscire a seguire tutte le tracce di questi abbandoni. Tuttavia, tra le competenze della Polizia Locale rientra anche la vigilanza ambientale. Gli agenti eseguono i controlli, ma questi devono essere fatti con criterio, soprattutto in coincidenza con la raccolta del secco residuo (indifferenziato). È proprio in quel momento che molte persone si liberano di rifiuti vari, spesso perché non sanno come differenziarli correttamente. Intendo quindi dare ulteriori indicazioni al Comando di Polizia Locale affinché i controlli vengano effettuati in collaborazione con la ditta incaricata della raccolta differenziata. A breve verrà aggiudicata la “gara ponte” per la gestione dei rifiuti, e sarà l’occasione per avviare queste nuove attività di monitoraggio.

A proposito di strategie di controllo, in passato sono stati acquistati dei droni per il monitoraggio ambientale. Perché non vengono utilizzati?

Quei droni, acquistati diversi anni fa, non sono mai stati utilizzati, da quanto mi risulta, perché il loro uso è vietato sul territorio comunale di Turi. Questo divieto è dovuto alla presenza del carcere e alla vicinanza dell’aeroporto militare di Gioia del Colle. Inoltre, all’epoca dell’acquisto, non erano state considerate queste limitazioni. Oltre a ciò, per l’utilizzo dei droni sarebbero necessarie risorse umane adeguatamente formate e in possesso dei brevetti necessari.

Se il Comune stipulasse convenzioni con associazioni che si occupano di tutela ambientale, pensa che la situazione migliorerebbe? Come vede una collaborazione tra l’amministrazione comunale e le associazioni ambientaliste?

So che in passato sono state stipulate convenzioni con associazioni del settore, ma non conosco i risultati ottenuti. Credo comunque che il supporto di queste associazioni possa essere importante, e valuteremo la possibilità di stipulare nuovi accordi per l’anno 2025.

© Riproduzione riservata 23 Ottobre 2024

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