Tundo: “la De Florio e D’Autilia mi hanno tradito”
TURI – L’assessore Paolo Tundo non ci sta a passare per uno che si inventa le cose, e va al contrattacco dopo la notizia dei veti che ci sono stati all’interno della maggioranza sua successione a Franco D’Addabbo nell’incarico di vice sindaco. “Nel corso della riunione dei partito del 30 giugno, cui parteciparono anche tutti gli assessori e consiglieri del Pdl, D’Addabbo propose, a sorpresa, di farsi da parte rimettendo, al fine di assicurare stabilità alla squadra, l’incarico di assessore e di vice sindaco. Ciò doveva permettere, si disse, il rientro in giunta di Tateo e Cazzetta. A questo punto, visto che non si era parlato del nome del futuro vice sindaco, proposi la mia candidatura in virtù del numero di preferenze ricevute al momento delle elezioni. Tutti i presenti sottoscrissero quindi l’accordo che prevedeva l’incarico assessorile per i due che erano stati messi fuori squadra qualche settimana prima e la mia nomina a vice di Gigantelli”. All’indomani di questo accordo, quasi contemporaneamente alla consegna dello stesso al primo cittadino, avviene qualcosa che ora ha fatto scattare il risentimento di Tundo che punta a ristabilire la verità e difendere la propria immagine. “Qualcuno il giorno dopo si è rimangiata la parola e, in un documento scritto, ha chiesto che vice sindaco continuasse ad essere Franco d’Addabbo. Mi ha sbalordito la poca serietà di chi la mattina ha ritrattato la firma posta in calce al documento poche ore prima”. Ma di chi si tratta? “Si tratta della dottoressa Teresa De Florio. Credo che bisogna essere uomini, o donne, e rispettare le decisioni prese. Ma anche D’Autilia, con le sue riserve, ha avuto la sua parte”. Tundo, nonostante lo sfogo, ha confermato il suo appoggio a questa amministrazione. “E’ chiaro che adesso non sarei assolutamente disponibile ad un patto rispettato a metà. Il rientro paventato di Tateo e Cazzetta – con il passo indietro di D’Addabbo dagli incarichi – dovrebbe per forza essere accompagnato dalla mia nomina a vice sindaco, altrimenti dovrei trarre le mie conclusioni. Non amo i ricatti. Già una volta mi sono sacrificato per il bene della cittadinanza, ma d’ora in poi non accetterò più giochi sottobanco. Si parla tanto di collegialità e di squadra, ma il più delle volte le decisioni le prendono solo alcuni. Ma che squadra è?”. Ulteriori novità nel prossimo numero di Fax.
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